Con la grande quantità di immagini presenti online e offline, possiamo pensare di usarle a nostro vantaggio per carpire i trend che si nascondono e che possono cambiare la direzione del nostro business. Paolo Schianchi esperto di visual lo ha raccontato a Tolktolk
Paolo Schianchi è Docente di visual communication e interaction design e creatività e problem solving presso lo IUSVE, l’Istituto Universitario salesiano di Venezia e Verona. Da sempre si occupa dello studio delle immagini, in generale di visual ed è proprio attraverso il suo ultimo libro IL MONDO SI DIVIDE IN TAMARRI E ASPIRANTI TAMARRI, di Flaco editore.
Di seguito un’intervista scritta a Paolo Schianchi, se vuoi vedere il video completo della serata lo trovi in calce.
Un titolo particolare attorno al quale si sviluppa il libro, da dove nasce
Il titolo parte da una provocazione, un gioco sintattico-visivo che vuole ridefinire il significato di tamarro, ovvero di colui che opponendosi all’estetica dominante crea una tendenza, il più delle volte scatenando polemiche o sorrisini di compiacimento.
Facendo ricerca sulla nascita e l’evoluzione dei trend, mi sono accorto che chi ha innescato la scintilla di un cambiamento è stato spesso additato dall’establishment culturale come di cattivo gusto. In questo testo ho così cercato di mettere in luce che la figura del tamarro, se di nuova generazione, non è una persona qualsiasi ma in grado di creare un cambiamento estetico, molto distante da chi generalmente viene identificato con tale termine, distinguendo così nettamente gli autentici tamarri dai loro imitatori aspiranti tali. Nel primo caso siamo di fronte a un anticipatore osteggiato dal buon gusto dominate, nel secondo, quello dell’aspirante tamarro, si è invece in presenza di una figura ormai riconoscibile, un personaggio o un comportamento che non dà il via a una novità, ma imita quanto già decodificato. Un tamarro di nuova generazione in effetti non si identifica come tale, mentre un aspirante da questo nuovo punto di osservazione è colui che desidera essere riconosciuto in una categoria descritta pure dai dizionari, quindi a fini dell’individuazione di un trend ininfluente.
A quale dei due apparteniamo dipende dai nostri comportamenti e dall’uso che facciamo della nostra creatività. Il libro non è però incentrato su come essere tamarri o aspiranti tamarri, ma sui meccanismi e i mezzi che la nostra contemporaneità ci offre per individuarli e di conseguenza poter cavalcare un trend nel nostro business, anticipando i desideri latenti del pubblico a cui ci rivolgiamo.
Avere buon gusto per te significa pregiudizio, spiegaci meglio cosa intendi
Come scrivo nel libro il pregiudizio è: “il riverbero dell’idea di stile chiuso in sé che non ha eguali nel creare la più convinta delle opinioni”. Il pregiudizio è quindi alla base di ogni chiusura verso altre possibili espressività non considerate di buon gusto in un determinato momento storico. Un errore in cui è facile inciampare, poiché sentirsi i paladini del buon gusto, pur essendo appagante, blocca il pensiero verso un’unica sua possibile espressione visiva. Le tendenze invece non sono mai ferme, cambiano, si contraddicono e trasformano costantemente, al di là di quello che riteniamo di buono o cattivo gusto. Ed è in questo senso che il pregiudizio verso quanto non ci piace, troviamo strano o bizzarro deve essere considerato il principale “nemico” per chi cerca di scoprire nuovi trend, perché questi nascono dove l’urgenza è quella di esprimersi e non di essere apprezzati da una norma ormai diventata mainstream.
Se dovessi decidere di aprire un negozio online, come faccio a sapere attraverso l’analisi delle immagini che sto scegliendo il prodotto giusto?
Analizzare le immagini chiede prima di tutto una buona preparazione in ambito di vusual culture, che nel testo ho cercato di riassumere nella prima parte, a questa si deve sovrapporre la conoscenza del pubblico a cui ci rivolgiamo e alle sue abitudini visive.
Dati questi due punti di partenza ci si può inoltrare nel web e iniziare a scandagliare le immagini che i nostri consumatori guardano, condividono e commentano. Molto spesso non le troveremo piacevoli o affini al nostro giusto, ma è proprio nei segni che contengono il segreto nascosto di una tendenza in arrivo. Può essere un colore, una forma, un atteggiamento, una scelta di stile o delle parole. In tutti i modi con un pizzico di pratica si possono individuare con facilità i cambiamenti in atto. Nel libro propongo anche qualche esempio ed esercizio per impratichirsi. L’importante è aver ben chiaro il pubblico a cui ci rivolgiamo, perché tamarro di nuova generazione non è uguale per tutti i gruppi di consumatori, come non lo è per le diverse aree geografiche.
Come si fa a essere portatori di una tendenza usando le immagini? Quali sono gli elementi che creano una tendenza?
Per riconoscere un anticipatore di tendenze attraverso le immagini si deve cercare nei luoghi, soprattutto virtuali, in cui diffondono e i segni di un nuovo desiderio. Per esempio, i tamarri chic non sono facili da identificare, poiché spesso sono talmente alla ricerca del raffinato da perderne le tracce, eppure i loro atteggiamenti, quando sono autentici e non dalle imitazioni, aprono le porte a dei cambiamenti, spesso trasportandoli dai comparti più impensati. Hanno infatti il dono di trasformare anche il più insignificante oggetto, comportamento o insulto in eleganti novità per il mercato. Di solito sono talmente sicuri delle proprie idee in fatto di gusti da apparire antipatici, indisponenti e scostanti, tanto da attirare più critiche che consensi. D’altra parte, un tale atteggiamento, sfoggiato anche online nei blog o social network che frequentano, è pure il loro punto di forza, attirando di conseguenza una certa tagliente simpatia.
Insomma, gli elementi che ci mostrano i tamarri di nuova generazione cambiano di tipologia in tipologia, non sono gli stessi per quelli borderline, metropolitani, green o gym. Sicuramente esibiscono attraverso le loro raffigurazioni dettagli che anticipano un trend. Ed è su quelli che ci si deve concentrare per individuare un cambiamento di gusto.
Da cosa nasce un trend?
Una tendenza nasce quasi sempre da una ribellione, dal desiderio di un riconoscimento sociale, dal bisogno di trovare un gruppo con cui condividere idee, forme, atteggiamenti, in sintesi attraverso le immagini. È per questo motivo che il più delle volte si forma nei contesti più impensati, quasi sempre lontana dalle influenze del marketing che solo in un secondo momento la scopre, divulga e porta nelle case di tutti, dando il via a un ritrovato buon gusto. Perché il buon gusto è solo un cattivo gusto che ce l’ha fatta, così come tamarro, in particolare di nuova generazione, non sempre significa peggiore.
Video completo della serata
Chi è
Dove trovare il libro
IL MONDO SI DIVIDE IN TAMARRI E ASPIRANTI TAMARRI
Collaborazioni/Partnership
- Paola Frateschi di Wiseup Comunicazione
- Insocialmedia
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