Ti chiama un giornalista e ti chiede un’intervista, ha un’esigenza però, è un’intervista per un TG, deve fare un servizio di un minuto e mezzo che comprende anche la tua intervista. Hai capito bene! Se il servizio in totale deve essere di 90 secondi, quanti secondi hai per raccontarti?
Sembra un problemino di matematica. Diciamo che possiamo ipotizzare di avere 10 secondi. Quindi come faccio a dire tutto in 10 secondi? Keep calm!
Se hai una cartella stampa puoi intanto dargli la possibilità di documentarsi su di te, e se lui ti dice: “non ho tempo per leggere!” Allora non hai scampo devi essere preparato già prima che lui ti chiami. Per intenderci, ti devi allenare ad un’intervista nell’evenienza che un giornalista possa chiedertela, quindi lo fai in ufficio quando sei in relax e il giorno che ti chiamerà tu avrai le idee chiare.
Un caso reale al Web Marketing Festival
Caso reale, al Web Marketing Festival, un mio cliente, una startup promettente, è stato un espositore nell’ultima edizione. L’evento per chi non lo conoscesse è molto importante tra gli addetti ai lavori nei settori della comunicazione, innovazione e marketing e si tiene a Rimini.
Sapevo che RAI 3 Emilia Romagna sarebbe andata a seguirlo, e naturalmente avrebbe fatto dei giri tra gli stand a caccia di curiosità. Chiamo il caporedattore e gli parlo della startup promettente Meet My Company, questo il nome, e lo convinco a passare dallo stand, bene! E’ qui che mi dice di dover preparare un servizio di 90 secondi sull’evento in cui annunciava, raccontava, intervistava, insomma faceva tutto!
Avevo già preannunciato al cliente che chiunque fosse andato a trovarli nei panni di un giornalista, chiedendo un’intervista avrebbe dovuto prepararsi focalizzando l’attenzione su pochi punti, al fine di essere efficace nel messaggio. E soprattutto avrebbe dovuto fare allenamento regolando il suo discorso in base a varie classi di tempo, dai 30 secondi ai 5 minuti e più, mantenendo il messaggio principale nei primi secondi dell’intervista.
Ecco i 4 punti da sviluppare per non “impappinarsi” ad un’intervista
Il cliente di solito non è abituato a fare interviste quindi è facile che:
- si emozioni,
- non dica quello che serve
- dà per scontate delle cose
Quindi, per ovviare a questi inconvenienti al mio cliente ho dato piccoli tips, soprattutto nel loro caso, una realtà che si sta lanciando adesso sul mericato e quindi ha la necessità di presentarsi. I quattro punti da sviluppare:
- Di cosa si tratta. In due parole Meet My Company. Hai presente il tuo bigliettino da visita dove c’è il tuo nome e la tua qualifica?! Bene qui va detta la stessa cosa, il nome e cosa fa l’azienda, letteralmente in 2/3 parole, in questo caso la qualifica dell’azienda è piattaforma evoluta di comunicazione.
- Quali sono i problemi che risolve (almeno 3)
- Gli ambiti di applicazione (citare almeno un case study)
- Elencare 3 benefici rispetto alla concorrenza
I primi due punti sono fondamentali, per far capire a chi ascolta se Meet My Company può essere utile, gli altri sono rilevanti ma se non c’è tempo si possono lasciare da parte.
In generale questa può essere una griglia da seguire e da ampliare a seconda del tipo di intervista (Tv, radio, giornali, Web). Anche se si ha tempo di raccontare e il giornalista fa delle domande specifiche, bisogna sempre fare in modo che emergano le risposte ai punti sopra.
Se ti chiedono un’intervista la regola principale è: mettersi nei panni del lettore/ascoltatore e per farlo in modo strategico la domanda da farsi è “Quali sono i benefici che posso apportare a chi leggerà?”
Se non sai bene come organizzare la tua intervista chiamami per una chiacchierata.