Avete mai pensato ad una formula ben precisa della fiducia? Come si costruisce la fiducia in un brand?
Il branding agile e la formula della fiducia di Hoepli è il titolo del libro di Flavia Rubino, The Lean Brand Designer. Il libro vuole essere un manuale di istruzioni per sviluppare gli asset di un brand e disegnare la sua esperienza, partendo dalla conoscenza degli ingredienti fondamentali e seguendo un metodo che richiede un po’ di cambiamenti culturali e di vocabolario comune.
Di seguito l’intervista scritta a Flavia seguita dal link della serata integrale di Tolktolk.
Quando parli di brand agile cosa intendi?
Così come il metodo lean arriva alla definizione di un “minimum viable product” (MVB) senza fronzoli, così io vorrei procedere nel brand marketing, arrivando a un Minimum Viable Brand (MVB) che possa essere sperimentato e validato nella conversazione con le persone (non target, ma partecipanti attivi).
Vorrei ridurre gli sprechi e richiamare l’attenzione sulle domande essenziali da farsi e sugli elementi costitutivi del brand, che poi sono gli elementi della fiducia.
Non significa saltare i fondamentali, ma anzi metterli a fuoco prima a meglio: “chi siamo, cosa vogliamo, cosa offriamo a chi, come” – sono gli aspetti che devono incontrare il “chi sono, cosa vogliono, cosa fanno le persone per ottenerlo”
La fiducia in un brand cosa significa per te?
E’ un processo strategico di allineamento. Per arrivare alla Brand Value Promise che è l’essenza del MVB, il posizionamento del brand nella mente e nel cuore delle persone, atttraverso le domande che citavo prima, occorre pensare bene, in modo analitico e sintetico (In questo ci aiuta il design thinking). Poi occorre comunicare bene, trasformando quella promessa in una storia/idea di fondo e in un’esperienza coerente. E infine, sempre in nome della coerenza, occorre agire bene. E ripetere tutto questo per un periodo di tempo lungo, pensando non solo ai risultati di breve ma anche ai semi del futuro.
Quali sono gli errori più comuni nel marketing oggi?
Pensare che imparare il funzionamento dei tool da utilizzare per le campagne digitali significhi imparare il marketing, e ancora: confondere il marketing con la comunicazione, e la comunicazione con la pubblicità. Pensare che basti fare tante visualizzazioni per aver raggiunto un risultato positivo.
Ma soprattutto, l’origine di tutto questo: non conoscere la differenza tra strategia ed esecuzione.
Qual è il consiglio ad un’azienda che si approccia ad un percorso verso la costruzione di un brand?
Per creare fiducia, partire dalla propria identità e dall’identità delle persone con cui ci si vuole relazionare. E’ un percorso fatto di step precisi, snelli ma rigorosi, e in cui è fondamentale farsi accompagnare da professionisti che lo conoscano bene.
Video completo della serata Tolktolk
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Dove trovare il libro
Il branding agile e la formula della fiducia
Collaborazioni/Partnership
- Paola Frateschi di Wiseup Comunicazione
- Insocialmedia
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Insocialmedia – La fiducia in un brand: metodi e approcci nella comunicazione
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