In un’era dove il ticchettio dell’orologio sembra scandire ogni nostro respiro, dove le deadline e le pressioni lavorative ci portano spesso a trascurare il nostro benessere, sorge l’esigenza di riscoprire un approccio più sano e armonioso nel tempo del lavoro.
A Tolktolk”Vivere il lavoro a ritmo ‘gentile’” abbiamo avuto l’onore di avere Barbara Reverberi, mentore gentile, guida ispiratrice nel mondo del benessere lavorativo nonchè autrice del libro Il tempo gentile.
L’evento che trovate in calce nella versione integrale su Youtube è dedicato a tutti coloro che sentono il bisogno di allineare il proprio ritmo professionale a quello personale, in cerca di una maggiore serenità e soddisfazione.
Durante l’incontro, abbiamo esplorato il concetto di “Tempo Gentile” come una bussola per navigare il mare spesso tempestoso del mondo del lavoro. Questo approccio non invita soltanto a rallentare, ma a muoversi consapevolmente attraverso gli impegni quotidiani, riconoscendo l’importanza di ogni momento e imparando a gestirlo con cura, attenzione e, soprattutto, gentilezza verso se stessi e gli altri.
Intervista a Barbara Reverberi
Da dove cominciare per ritrovare il tempo gentile
Da se stessi, cercando di stare in ascolto autentico di ciò che ci dona energia e cosa ce la toglie. Può essere impegnativo e talvolta faticoso, ma quando ci liberiamo del nostro giudice interiore, riusciremo a dire qualche “no” in più per liberare il nostro tempo gentile. E rallentando. Solo così possiamo respirare e ritornare a noi stessi.
Parli tra le altre cose della torta della vita come esercizio per trovare il tempo gentile, come funziona?
E’ una rivisitazione della ruota della vita, uno strumento di coaching. Solo che sono una golosa di dolci e mi piaceva di più questa idea. Prendete un foglio bianco, senza righe o quadretti. E disegnate un grande cerchio che dividerete in 8 fette di torta, appunto. Sul lato di ogni spicchio scrivete: lavoro, famiglia, crescita personale, denaro, relazioni, divertimento, attività fisica, amore. Ora riempite lo spicchio a seconda di come percepite soddisfacente quella parte della vostra vita, tenendo presente che il centro del cerchio corrisponde a uno 0=zero e il lato della circonferenza 10=dieci. Ora guardate l’effetto finale. La vostra torta è omogenea oppure ci sono aree che meritano attenzione?
Quali sono le tre cose della nostra vita da cui iniziare per fare spazio?
La mente, le relazioni e l’armadio. La mente si placa con la meditazione e con le attività che donano energia. Basta fermarsi a contare il respiro oppure mettendo un timer per un paio di minuti ogni volta che ci sentiamo sovraccarichi e immaginando, se arrivano dei pensieri, di chiuderli in un palloncino e farli volare via. E’ divertente ed è un allenamento. Le relazioni sono importanti e abbiamo bisogno di essere circondati da chi ci sostiene e ci fa bene. Siamo la somma delle 5 persone che frequentiamo, cerchiamo di scegliere bene. L’armadio. Ci siamo resi conto di quante cose che non usiamo abbiamo conservato, vale la pena cominciare a fare un po’ di decluttering e l’armadio è un ottimo inizio. Possiamo regalare ciò che non mettiamo da più di 6 mesi, considerando il cambio stagione 😉
Nel libro parli di alcune pratiche quotidiane che aiutano a trovare il proprio tempo gentile, ci racconti qualcuna in particolare?
Per me passeggiare con il mio cane è una pratica gentile, come iniziare a lavorare dopo le 9.30 del mattino e concentrarmi per liberare spazio nelle mie giornate. Tra le pratiche per me più importanti ci sono poi la meditazione, che pratico ogni mattina per almeno 20 minuti o mezz’ora con una musica che aiuta il rilassamento, e il QiGong, una branca della medicina tradizionale cinese che unisce postura, movimento, respirazione e meditazione. Nel mio libro, C’è tutto il tempo quando sei gentile, propongo alcuni esercizi molto semplici, come stare in piedi con le gambe leggermente divaricate, la schiena eretta e le braccia leggermente staccate dal corpo e i palmi verso l’interno per trovare la calma interiore.
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